Le Due Madri di Giovanni Segantini (1891)

Galleria D'Arte Moderna, Via Palestro 16, Milano

 

Una luce calda, soffusa, un’atmosfera intima e appartata illumina le due maternità del dipinto del maestro italiano del divisionismo, Giovanni Segantini.

Con corpose pennellate di colore che risaltano sulla tela e in cui prevalgono i toni bruni e le tonalità dell’ocra chiare e scure con chiazze luminose di bianco, Segantini ci conduce fin nel cuore del simbolo della maternità: una piccola stalla illuminata dalla luce della lanterna ospita l’esperienza universale della vita.

Universale, perché non è solo la vicenda umana ad essere al centro della rappresentazione, ma la natura nel suo insieme; così mentre la mamma tiene in braccio il bambino, la mucca veglia sul vitellino creando una speciale corrispondenza tra le due coppie. Guardando la posa dei corpi si nota, infatti, che le zampe posteriori della mucca sono richiamate dalle gambe della sedia su cui è seduta la donna, e gli sguardi delle due madri sono rivolti in direzioni opposte rispetto a quelle dei figli, come accade sovente nel momento del riposo.

La rappresentazione naturalistica della scena, con un’attenzione alla vita rurale che Segantini coltivò durante il suo soggiorno in Brianza dal 1882 al 1886, si mescola ad elementi simbolici, secondo un principio tipico dell’arte simbolista per cui la realtà percepita tramite i sensi evoca qualcosa d’altro, allude, conduce chi guarda dietro l’apparenza delle cose.

Così, infatti, scriveva Segantini: “l'arte moderna deve dare delle sensazioni nuove (…). Il colore deve essere intenso ma puro perché la luce sia profonda e viva. Ci vuole evocazione continua continuo miraggio. Il vero cosiddetto si deve oltrepassare”.

Segantini mescola i pigmenti direttamente sulla tela per dare vigore e luce ai colori, come facevano i puntinisti francesi ma qui le pennellate più lunghe e frastagliate, che talvolta pure si sovrappongono (divisionismo), conferiscono una speciale tridimensionalità e un effetto di movimento simile alla vibrazione.

La luce che si diffonde in tutto il dipinto, così come l’atmosfera calda che traspare dall’opera sono davvero straordinarie, e Segantini ancora una volta riesce a raccontare, con linguaggio vivissimo, le radici del sentimento umano.

Con queste poche righe di ispirazione, avventuratevi, in pochi minuti di cammino dal Best Western Hotel City, alla Galleria d’Arte Moderna di Milano (GAM), dove potrete trovare, accanto a Le due madri, anche L’Angelo della vita, La dea dell’amore, L’amore alla fonte della vita, Paesaggio sul Maloja di Segantini. E poi la Madonna dei Gigli di Previati, quadri di Pellizza da Volpedo moltissimi altri, oltre ad una selezione di sculture tra cui un gesso di Ebe, coppiera degli dèi, opera del Canova.


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